Costruita dalla Federazione Oratori Milanesi è gestita come casa vacanze
fino al 1943.
Verso
la metà di novembre del 1943, quando ormai la neve e i blocchi tedeschi
rendevano difficile il passaggio in Svizzera, un gruppo di prigionieri,
per la maggior parte russi, fu ospitata nel rifugio Pio XI alla Bocchetta
di Trona (mt. 2092).
Questo gruppo raccoglieva oltre 25 stranieri, in prevalenza russi e
slavi, 15 italiani, parte dei quali erano vissuti in zona Valsassina,
parte erano giunti da una banda di Val Gerola in seguito al combattimento
avvenuto alla fine di novembre.
A Trona questo gruppo rimase sempre in occultamento.
Il gruppo di Trona si sfasciò alla fine di febbraio 1944 in seguito
a una forte puntata dei tedeschi da Premana e Gerola. La capanna veniva
distrutta da un apparecchio da bombardamento e poi incendiata. Rimasero
solo, in cattivo stato, le mura perimetrali. La puntata avvenne precisamente
il 12 febbraio, forte di una compagnia di SS e squadre della G.N.R.
(220 uomini).
Rimanevano in zona solo 7 uomini di nazionalità italiana al comando
di Spartaco (Cavallini).
Le foto della Capanna Pio XI provengono dall'Archivio Bellomi