BRUMANA MARTINO GIUSEPPE DI DANTE

Contadino, nato a Pagnona il 30 settembre 1908.

È chiamato alle armi il 23 aprile 1928, nel 5° Reggimento alpini, Battaglione Morbegno, matricola n° 5519. Viene congedato il 12 giugno 1929, richiamato il 28 maggio 1940 e definitivamente congedato il 10 ottobre 1940, perché padre di 4 figli.
Catturato dalle Brigate nere ed SS tedesche, durante un rastrellamento il 2 luglio 1944 all’alpe Vesina di Pagnona, è trasferito alle scuole elementari di Delebio e in seguito nel carcere di San Vittore a Milano.
Il 17 agosto 1944 viene inviato al Campo di smistamento di Bolzano, da dove il 5 settembre, con il trasporto n° 81, insieme con il beato Teresio Olivelli, Eugenio Pertini, 11 Valsassinesi e altri 420 prigionieri, viene deportato nel Campo di concentramento di Flossemburg, prigioniero politico n° 21563.
Trasferito nel sottocampo di Hersbruck, vi muore il 1° febbraio 1945.

Ottiene il riconoscimento di partigiano caduto per la lotta di liberazione della 55ª Brigata F.lli Rosselli, con delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri n° 3203 del 26 novembre 1946.

Fonti: Il rastrellamento del luglio 1944 non risulta nella carte tedesche (Bundesarchive BAB, R 70 Italien), né in Fondazione Isec, fondo Fontanella b. 36. Da qui la presunzione che siano le sole bande fasciste (Brigata Nera „Cesare Rodini“ Como (Compagnia operativa Valsassina) ad operare.

Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7.982 storie individuali, Mimesis, Milano 2005,

Augusto Giuseppe Amanti, Angelo Pavoni, Valsassinesi internati nel III° Reich, Anpi Valsassina, Introbio 2020.

 
 
 
 
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