CASATI EMMA

Arrestata a Lecco, imprigionata a Como, trasferita a Bergamo, deportata a Mauthausen (30 marzo 1944) dove rimane 3 giorni;  trasferita in un carcere di Vienna, dopo una settimana circa viene  deportata ad Auschwitz, dove muore, probabilmente nel novembre 1944. Il suo nome compare in un elenco dell’infermeria di Auschwitz, firmato d Mengele, e relativo a deportare visitate perché sospette di avere il tifo.
Nata il 1914 a S. Giovanni (Lecco) – Deceduta in data e luogo  non noti era operaia presso la S.A. Rocco Bonaiti di Castello di Lecco (Co). È stata arrestata a Castello di Lecco (Co) il 7 marzo 1944 nel  pomeriggio in fabbrica durante lo sciopero generale, dai fascisti, assieme a 14 uomini e 7 donne. Trasferita prima nel Carcere di Como, poi il 14.3.1944 nella Caserma Umberto I
Bergamo.
Raggiunge il 20.3.1944 Mauthausen (dove non è immatricolata), il 29.3.1944 è ad Auschwitz mat.76146(incerta), le testimonianze  delle compagne dicono che era ancora presente a Auschwitz il  13.11.1944 
Dall’Archivio della Croce Rossa Internazionale a Bad Arolsen si  ha questa annotazione: dalle nostre verifiche il 
numero di matricola sopra indicato è stato rilasciato il 29.3.1944  (trasporto da Lecco/Italia a Mauthausen/Vienna).

Claudio della Valle (a cura di), Operai, fabbrica, Resistenza. Conflitto e potere nel triangolo industriale, in «Annali fondazione Giuseppe di Vittorio», Annali 2015, pp. 441-448.

Aisrec Bergamo, Deportazione bergamasca nei KL, Campana Camilla.

 
 
 
 
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