TAGLIAFERRI ALDO FELICE DI CANDIDO

Muratore, nato a Pagnona il 3 settembre 1898.

È chiamato alle armi il 25 gennaio 1917, nel 2° Reggimento genio zappatori. Viene promosso caporale il 20 gennaio 1918 e caporale maggiore il 28 febbraio 1919 e congedato il 16 ottobre 1920, matricola n° 9269.

È catturato da bande fasciste valtellinesi durante il rastrellamento del 2 luglio 1944 all’alpe Campo di Pagnona, trasferito alle scuole elementari di Delebio e in seguito ristretto presso il carcere di San Vittore a Milano.

Il 17 agosto 1944 è inviato al Campo di smistamento di Bolzano e il 5 settembre, con il trasporto 81, con il beato Teresio Olivelli, Eugenio Pertini, 11 Valsassinesi e altri 420 prigionieri, deportato nel Campo di concentramento di Flossemburg, come prigioniero politico n° 21566.

Viene poi trasferito al sottocampo di Hersbruck, dove muore il 25 dicembre 1944.

Riconosciuto come partigiano caduto per la lotta di liberazione della 55ª Brigata F.lli Rosselli, con delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri n° 3204 del 26 novembre 1946.

Fonti: Il rastrellamento del luglio 1944 non risulta nella carte tedesche (Bundesarchive BAB, R 70 Italien), né in Fondazione Isec, fondo Fontanella b. 36. Da qui la presunzione che siano le sole bande fasciste (Brigata Nera „Cesare Rodini“ Como (Compagnia operativa Valsassina) ad operare.

Dario Venegoni, Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano. Una tragedia italiana in 7.982 storie individuali, Mimesis, Milano 2005,

Augusto Giuseppe Amanti, Angelo Pavoni, Valsassinesi internati nel III° Reich, Anpi Valsassina, Introbio 2020.

 
 
 
 
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