Giovanni Battista Todeschini nato a Premana nel 1915. Partecipa alla guerra in Albania, l'8 settembre 1943 si trova in Italia in una caserma di Monza. Si allontana e rientra nelle montagne di casa: Premana. Partecipa alla costruzione delle 55ma brigata Garibaldi fratelli Rosselli rivestendo la figura di mediatore tra i partigiani e la popolazione locale. Durante il duro rastrellamento che ebbe teatro nelle montagne lecchesi nell'autunno 1944 Todeschini resta sul campo. Di fronte alla richiesta dei fascisti di bruciare il paese di Premana, se i partigiani ancora in montagna non si fossero consegnati, Todeschini cerca di trattare la resa considerando anche se stesso. In realtà i fascisti fingono di accettare e poi catturano lui e altri partigiani che consegneranno ai tedeschi. Todeschini si arrese il 27 dicembre 1944, salvando così la vita un numero considerevole di partigiani,. Viene incarcerato a Bellano dove due giorni dopo la sorella poté fargli visita, poi fu deportato. Giovanni Battista Todeschini fu assassinato nel campo di concentramento di Mauthausen l'11 aprile 1945, poco prima della liberazione del campo. Augusto Giuseppe Amanti, Gabriele Fontana, Massimo Lazzari, Wilma Milani, Quarto “Libro nero Ribelli”. Il diario di Giovanni Battista Todeschini, Anpi Valsassina, Introbio 2022. https://de.wikipedia.org/wiki/Liste_der_Stolpersteine_in_der_Provinz_Lecco
|
||||