BANDA IN CANTIGLIO

NOVEMBRE -DICEMBRE 1943

 
   
   


Umberto Fiorenzioni


Si trova a San Giovanni Bianco dopo l’otto settembre perché la fabbrica in cui lavora, la Nassetti di Milano è lì sfollata dal 1942 a causa dei bombardamenti.
È nato a Milano il 7 marzo 1924, e teme di essere chiamato alle armi. Sale in montagna a Cantiglio, sul massiccio del Cancervo all’inizio della val Taleggio. Il gruppo, composto da renitenti, qualche ex prigioniero alleato è organizzato da Vincenzo Aulisio, “maggiore Enzo” un pugliese arrivato fortunosamente a Milano e probabilmente spedito in val Brembana dalla federazione milanese del PCI ( cfr. G. Fontana, Scampoli, 20159).
Il gruppo di Cantiglio viene disperso da un rastrellamento il 4 dicembre del 1943, vengono uccisi: Giorgio Issel, il francese Raimond Marcel Jabin e il sangiovannese Evaristo Galizzi. Assieme a Umberto viene catturato il sangiovanese Antonio Scandolera .
Umberto viene deportato a Dachau, mat. 125403, poi trasferito in un campo di lavoro appoggiato allo Stalag VII A dove lavora nella ditta metalmecanica Friedrich Deckel fino all’aprile 1945.
Risulta inquadrato, probabilmente per problemi burocratici, nella 140a brg. Garibalti, la stessa di Vincenzo Aulisio.